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Approfondimenti medici e news a cura del Dott. Camos

Organizzazione Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia

Mission e attività

 

La Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Saronno, afferente al Dipartimento Sanitario Aziendale di Chirurgia, svolge la sua mission nell’ambito della diagnosi e trattamento delle patologie muscolo scheletriche di tipo ortopedico e traumatologico. I pazienti che afferiscono alla Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia sono affetti da patologie degenerative articolari, patologie muscolo tendinee, lesioni capsulo legamentose e fratture scheletriche. Il trattamento di tali patologie è in continua evoluzione sia dal punto di vista dell’inquadramento diagnostico che del successivo trattamento chirurgico o conservativo. Nell’ultimo decennio si è assistito ad un continuo perfezionamento delle tecniche chirurgiche di tipo mini invasivo con una riduzione dell’ospedalizzazione, delle complicanze postoperatorie e dei tempi di recupero.I materiali per la chirurgia protesica e traumatologica e le relative tecniche chirugiche sono in continua evoluzione.

Il personale medico ed infermieristico (reparto e sala operatoria) necessariamente segue costantemente un programma di aggiornamento (informazione – formazione – addestramento).

Contestualmente per la gestione del paziente ricoverato vengono utilizzati protocolli e linee guida standardizzati aziendali che sono basati sulla EBM – Evidence Based Medicine (medicina basata sulle evidenze) e validati dalla Società Italiana di Ortopedia (SIOT) e la Società Italiana di Artroscopia (SIA).

L’obiettivo del Direttore della Struttura e’ quello di farsi carico del “governo clinico” ossia ottenere una sintesi fra le propria autonomia professionale gestionale e la strategia aziendale con una corretta interpretazione del contesto aziendale, cercando di utilizzare le proprie competenze tecnico professionali ed organizzative gestionali per ottenere la qualita’ della prestazione, qualita’ intesa come :

  • raggiungimento risultato

  • piena soddisfazione dell’utente –paziente

  • aumento della sicurezza

  • contenimento e dove possibile riduzione dei costi

che si traduce in:

  • efficacia – raggiungimento del risultato

  • efficienza – raggiungimento del risultato associato ad ottimizzazione delle risorse impiegate

questo obbiettivo si ottiene attraverso:

  • interventi procedurali organizzativi

  • informazione – formazione – addestramento degli operatori

  • motivazione del personale e valorizzazione delle singole competenze

  • corretta informazione del paziente

  1. REPARTO

  • condivisione del percorso del paziente dalla diagnosi al followup postoperatorio con i colleghi medici ed il personale infermieristico attraverso riunioni periodiche
  • linee guida e protocolli terapeutici farmacologici (EBM) per le singole patologie (profilassi peroperatoria)
  • linee guida (EBM) per la gestione del paziente durante il ricovero per le singole patologie (n° giornate degenza – preparazione del paziente – esami ematici e strumentali – dieta - gestione ausili – mobilizzazione etc)

questo in modo tale da ottenere

  • ottimizzazione dell’iter del paziente dalla diagnosi alla dimissione e followup

  • uniformita’ di comportamento degli operatori coinvolti

  • incremento della qualita’ che si traduce in maggiore efficacia ed efficienza

informazione al paziente

  • modelli informativi per il paziente (integrazione del consenso informato)

  • iter diagnostico terapeutico

  • alternative terapeutiche

  • tempi modalità del ricovero

educazione sanitaria per il paziente alla dimissione

  • consigli comportamentali

  • programma fisioterapico

  • controlli clinici e radiologici (followup)

      2. AMBULATORI

L’attività ambulatoriale si articola secondo i seguenti indirizzi specialistici:

  • lunedì (ginocchio)

  • martedì (mano)

  • mercoledì (chirurgia protesica anca - ginocchio - spalla)

  • giovedì (piede)

  • venerdì (spalla)

    Negli ambulatori vengono eseguite le prime visite e le visite di controllo che vengono direttamente prenotate al momento della dimissione.

3. PRERICOVERO

condivisione con colleghi anestesisti rianimatori – laboratorio – radiologi – cardiologi di:

  • linee guida e protocolli (EBM) per tipologia di esami per singola patologia

  • criteri di inclusione - esclusione (ASA – rischio operatorio)

  • linee guida e protocolli terapeuti (EBM)  casi particolari (es pazienti cardiopatici o in tao)

  • “buon uso del sangue”   – recupero postoperatorio e reinfusione - ac. tranexamico -  parametri per la trasfusione

Per le patologie in elezione il ricovero puo' essere: ordinario - day hospital - ambulatoriale.

Per la traumatologia l'accesso avviene attraverso il Pronto Soccorso.

       4. SALA OPERATORIA

  • note operatorie a cadenza settimanale

  • ripetitivita’ tipologia e sequenza interventi

  • spazi dedicati alla traumatologia (es. trattamento chirurgico della frattura del collo del femore del paziente anziano entro 48 ore)

  • ottimizzazione degli strumentari (set dedicati)

  • tecniche ripetitive e standardizzate (EBM)

        5.FISIOTERAPIA

  • condivisione con colleghi fisiatri di protocolli fisioterapici (EBM) per pazienti ricoverati e dimessi

        6. PARTE BUROCRATICA

  • appropiatezza dei ricoveri (ordinari – day surgery - ambulatoriali)

  • corretta gestione cartella clinica (compilazione – ceck list)

  • corretta attribuzione dei drg

         7. RISCK MANAGEMENT - AGIRE SUI PERICOLI PER RIDURRE I RISCHI

  • eventi sentinella
  • cadute
  • time out
  • conteggio garze
  • etc

         8. INDICATORI DI RISULTATO per monitorare l’appropriata erogazione dei servizi sanitari - best practice – mal practice

 

Per ulteriori informazioni – www.asst-valleolona.it

Parole chiave: ortopedia – traumatologia – EBM – linee guida – qualità – sicurezza – formazione - informazione

 

 

 

 

 

 

 

 

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