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Approfondimenti medici e news a cura del Dott. Camos

Lo spaziatore subacromiale nelle lesioni massive irreparabili della cuffia dei rotatori


Le rotture massive irreparabili della cuffia dei rotatori rappresentano un problema di difficile gestione in particolare nei pazienti relativamente giovani dove non vi è indicazione all'impianto di una artroprotesi gleno omerale inversa, fra le opzion i chirurgiche disponibili in questa patologia esistono: debridement e decompressione subacromiale, riparazione selettiva della cuffia con convergenza dei margini, impianto di patchs, trasferimenti tendinei.

Ogni tecnica chirurgica disponibile per questa patologia naturalmente ha la sua dignità, ma nessuna rappresenta la soluzione definitiva con una certa incidenza di recidive.

I tranfer tendinei sono una valida opzione ma non sempre vengono accettati dal paziente a causa dell'invasivita' dell'intervento ed il lungo periodo riabilitativo, sono indicati in pazienti altamente motivati che non presentano comorbilità importanti.

Lo spacer subacromiale sembra essere una opzione efficace, impiantabile con tecnica artroscopica mini invasiva.

Si tratta di uno spaziatore biodegradabile che viene inserito nello spazio subacromiale fra la volta coraco -acromiale e la testa dell'omero che, nel caso di una lesione massiva della cuffia dei rotatori è risalita ed anteriorizzata, in modo da ricreare un centro di rotazione dell'articolazione gleno omerale migliorando la biomeccanica dell'articolazione, questo si traduce in un netto miglioramento della sintomatologia dolorosa e della funzione della spalla.

Lo spaziatore subacromiale è un palloncino riassorbibile (12-18 mesi) che viene posizionato con tecnica artroscopica attraverso 3 piccole incisioni cutanee di 1 cm, successivamente viene disteso (gonfiato) con soluzione fisiologica interponendosi in questo modo fra la volta coraco - acromiale e la testa omerale.

Esistono 3 taglie di spaziatore, in sede di intervento viene scelta la taglia idonea al paziente.

L'intervento chirurgico della durata di 30 minuti viene eseguito in anestesia loco regionale con un ricovero di 24 ore.

Viene prescritto l'utilizzo di un tutore per 15 giorni in modo che lo spaziatore si stabilizzi attraverso la formazione di tessuto fibroso.

Successivamente segue un periodo di riabilitazione per il recupero dell'articolarità ed il rinforzo muscolare del cingolo scapolare.

Lo spaziatore subacromiale è certamente una valida alternativa nel trattamento di questa patologia, a basso impatto sul paziente, pur non rappresentando l'opzione chirurgica definitivamente risolutiva.

 

Per ulteriori approfondimenti: Studio Camos Castellanza - Varese, Meditel Saronno - Varese, Columbus - Milano , Istituto Clinico Villa Aprica - Como, MedCross Lipomo - Como, Medeor Cavallasca - Como - Centro Diagnostico Comense CDC -Como.
In allegato immagini schematiche della tecnica chirurgica

 

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